E’ arrivato quel bel periodo dell’anno in cui si possono raccogliere le olive, o meglio, sta per finire! Forse non tutti sanno che il periodo migliore per la raccolta del frutto mediterraneo per eccellenza è l’autunno, in particolare i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

E’ proprio in questo periodo che le olive hanno raggiunto la migliore maturazione che consiste nell’assumere un colore nero violaceo, non più il classico verde. Ovviamente sono da tenere in conto anche altri fattori che variano di annata in annata come la presenza di piogge abbondanti o al contrario siccità che potrebbe rovinare il frutto, temperature basse improvvise o stagioni in cui la maturazione arriva a compimento prima del mese di ottobre.

Una volta appurata la maturazione desiderata bisogna proseguire alla raccolta vera e propria. Essa viene effettuata con diverse tecniche, vediamo un po’ quali sono le principali.

Essenzialmente potrete scegliere tra una raccolta manuale e una a macchina. Specifichiamo che oramai la raccolta manuale, anche se migliore, non viene quasi più praticata. Consiste o nel vero e proprio raccoglimento manuale oppure mediante l’utilizzo di rastrelli o pertiche. Molto più praticata è invece la raccolta con macchinari. Questi ultimi prendono il nome di abbacchiatori e sono una sorta di rastrelli meccanici che scuotono i rami degli olivi fino a che le olive non si staccano e cadono su reti poste sotto la chioma dell’albero.

Questa procedura è veloce ma può portare a danneggiare la corteccia dell’albero o a creare micro lesioni all’albero con il rischio che la pianta possa prendere malattie come per esempio la rogna, quindi si consiglia di fare subito dopo la raccolta un trattamento rameico.

Una volta colte le olive devono essere portate il prima possibile in frantoio per ottenere il miglior olio possibile. Più tempo passa infatti più l’acidità aumenta e quindi non sarà più possibile classificare l’olio prodotto come extra vergine ma solamente come vergine con conseguente perdita economica.