Grandine dannosa per i campi: Coldiretti punta su opere infrastrutturali

Condividi

Non pochi danni ha creato la grandine nei campi agricoli pugliesi.

Prima di proseguire con l’articolo ti ricordo di iscriverti al mio canale YouTube per scoprire tanti video interessanti.

La preoccupazione di Coldiretti Puglia è elevata a seguito dell’enneesima ondata di maltempo che ha colpito i campi di mezza Puglia.

Dopo mesi di assenza di precipitazioni in Puglia – denuncia la Coldiretti regionale – si stanno verificando ogni giorno eventi estremi tra grandinate, nubifragi, tornado e tempeste di fulmini a macchia di leopardo in tutta la regione provocando gravissimi danni nei centri urbani ed in campagna.

La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldirettisi ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Campi allagati, raccolti devastati ma anche frane e smottamenti sono gli effetti del maltempo rilevati nelle campagne dal monitoraggio della Coldiretti con la grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero. I cambiamenti climatici provocano danni perché colpiscono un territorio reso più fragile – sottolinea Coldiretti Puglia – dalla cementificazione e dall’abbandono. Risultano ‘mangiati’ 158.695 ettari in Puglia, dove nel 2021 sono andati persi altri 500 ettari di campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia – per colpa della cementificazione e dell’abbandono che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile.

Per questo sono necessari – conclude Coldirettiinterventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana in modo da gestirne l’utilizzo quando serve.


Condividi