Siccità: situazione allarmante, subito dichiarazione stato di calamità

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A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima. Per questo la Coldiretti chiede subito alla Regione Puglia la dichiarazione dello stato di emergenza anche per la nostra regione, dopo che il Ministro all’agricoltura Patuanelli lo ha già definito per altre cinque regioni italiane.

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In Puglia gli invasi hanno distribuito, in una settimana, circa 18 milioni di metri cubi d’acqua, quando gli invasi artificiali da maggio a luglio registrano una continua discesa dei volumi di acqua invasati pari a -80,12 milioni di metri cubi, con una differenza rispetto alla capacità effettiva di –130,2 milioni di metri cubi e il peggio deve ancora venire.

Il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia – con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta.

La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla.
La siccità grave e perdurante sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia – per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

Come se non bastasse, la Puglia brucia con oltre 940 incendi in 15 giorni (dal 15 al 30 giugno) da sud a nord della Puglia – insiste Coldiretti Puglia – in una estate segnata da una siccità che non si registrava da anni che sta devastando campi e colture, dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.

Serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori. Si tratta di 6mila invasi aziendali e 4mila consortili da realizzare entro il 2030 multifunzionali ed integrati nei territori perlopiù collinari o di pianura.


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