Raccolta dell’aglio: ma come si coltiva?

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L’aglio è una di quelle piante che o si odia o si ama, non ci sono vie di mezzo. Utile in cucina, ma anche come rimedio naturale per diversi fastidi, di solito non manca mai nelle nostre case.

Abbiamo visto che è possibile coltivarlo dagli scarti ed in realtà possiamo coltivarlo tranquillamente a casa, anche se non abbiamo un orto.

Dunque per coltivarlo possiamo utilizzare un vaso oppure un angolo dell’orto, ma come si coltiva l’aglio?

Quando si coltiva l’aglio?

Solitamente l’aglio si pianta tra novembre e febbraio, o comunque prima dell’inizio della primavera.

Per coltivarlo si necessita di un terreno leggero, senza ristagni di acqua. Si adatta bene a tutti i tipi di terra ma preferisce quelle con ph leggermente acido (fra 6 e 7). Se il terreno è molto argilloso occorre verificare che sia ben drenato proprio per evitare pantani d’acqua.

Come seminare e concimare l’aglio?

Per far crescere una pianta d’aglio, occorre interrare degli spicchi, con la punta verso l’alto. Si piantano a distanza di 10 cm fra loro e 20 cm fra una fila e l’altra.

Si raccoglie dopo circa sei mesi, capiamo che è il momento del raccolto quando il gambo si piega e si svuota. Dopo la raccolta lo si fa seccare al sole per un paio di giorni.

Questa pianta necessita di poco concime perché troppo lo farebbe marcire, gradisce invece lo zolfo.

Irrigazione consociazione dell’aglio

L’aglio può essere piantato vicino a carote, sedano, cavoli e insalate e ravanelli. Li dove è stato piantato non vanno poi seminati cipolle, porri, asparagi e lo stesso aglio non va ripiantato nello stesso punto.

Questa pianta non va irrigata spesso, specie se piove regolarmente. Si irriga in caso di scarse piogge e mai sul bulbo che potrebbe marcire. Non si irriga nell’ultimo mese prima della raccolta.

Si può coltivare l’aglio in vaso?

Sì, come dicevamo. Valgono le stesse regole: terreno ben drenato, poca acqua ed evitare i concimi.

Malattie ed insetti nocivi per l’aglio

Fra le malattie ed insetti nocivi per l’aglio abbiamo:

  • muffa bianca, che si riconosce per la leggera patina sulle foglie;

  • mosca dell’aglio, le cui larve nascono nei bulbi e divorano la tunica;

  • peronospora, che si riconosce per le macchie grigie sulle foglie;

  • ruggine, che si manifesta con macchie gialle sulle foglie.


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